Mente e corpo nel pensiero di Osho Rajneesh

Il rapporto mente- corpo è uno dei concetti essenziali per chi intraprende lo yoga e si accosta allo studio dello Yoga Sūtra di Patañjali. Comprendere questa relazione è fondamentale ai fini della conoscenza di sé.
Uno dei maestri del nostro tempo, Osho Rajneesh, ne fa una disamina lucida e appassionata.


Ecco alcuni stralci dei suoi discorsi: “la mente può essere sia fonte di schiavitù sia fonte di libertà. La mente ti porta all’inferno, ma può anche condurti in paradiso. Dipende da come viene usata. Un giusto uso della mente porta alla meditazione, un uso sbagliato alla follia.
La mente in se stessa non è né un nemico né un amico. Tu puoi fartene un nemico o puoi fartene un amico. Dipende da te, da quella parte di te che è nascosta dietro la mente. se puoi fare della mente il tuo strumento, il tuo schiavo, essa diventa il passaggio attraverso il quale raggiungi l’assoluto. Se invece tu diventi lo schiavo e permetti che essa sia padrone, allora ti porterà all’angoscia e all’oscurità assolute.

Tutte le tecniche, tutti i metodi, tutti i sentieri dello yoga, in realtà trattano un solo problema: come usare la mente.
Il matto nel manicomio e il Buddha sotto l’albero del bodhi hanno usato entrambi la mente. Buddha è arrivato al punto in cui la mente sparisce, perché usata in maniera giusta essa scompare. Il matto ha usato la mente, ma in modo sbagliato per cui diventa dissociata. Usata in modo sbagliato la mente si frantuma, diventa una moltitudine, per cui alla fine è presente solo una mente impazzita e tu sei del tutto assente. La mente del Buddha era sparita, ma Buddha era presente nella sua totalità.”

“I sūtra di Patañjali ti portano passo dopo passo a comprendere la mente: che cos’è, quali forme assume, quali modificazioni, come puoi usarla e come trascenderla. E ricorda, ora come ora non hai nient’altro, solo la mente. Devi usarla.”


“La mente non è altro che uno strumento come lo sono le tue mani e i tuoi piedi.
Quando ordini ai tuoi piedi e alle tue gambe di muoversi, lo fanno. Quando dici di fermarsi , si fermano. Tu sei il padrone. E se la mano cominciasse a muoversi incontrollata, nel corpo ci sarebbe il caos. Questo è ciò che è successo con la mente.
Tu non vuoi pensare, ma la mente continua a pensare. Vuoi dormire ma la mente continua.
La mente è uno strumento, ma le hai dato troppo potere. E’ diventata un dittatore, e lotterà strenuamente se cercherai di metterla al suo posto.
Anche Buddha ha usato la mente, ma l’ha usata come tu usi le gambe. La mente di un illuminato sparisce come padrone, ma rimane come schiavo. Se vuole usarla la può usare. Quando parla la deve usare, perché non c’è possibilità di parlare senza utilizzare la mente. Se vai da lui e ti riconosce, perché sei stato da lui in precedenza, deve usarla. Senza mente non c’è riconoscimento, non c’è memoria.
La differenza è questa che lui usa la mente, tu sei usato dalla mente.”