Sirsasana Posizione sulla testa

BENEFICI: La pratica regolare di questa posizione purifica e tonifica il flusso del sangue nelle cellule del cervello. Quest'asana è un tonico per coloro il cui cervello si stanca facilmente. Buona in caso d'insonnia, di amnesia e mancanza di vitalità. I polmoni vengono stimolati e cresce la loro capacità di resistere a qualsiasi clima e lavoro per cui si allontanano raffreddori, tossi, tonsilliti, asma e palpitazioni. Mantiene il corpo caldo. Cura vene varicose, emorroidi e ogni debolezza degli organi addominali. Insieme alla posizione della candela (sarvangāsana) aiuta coloro che soffrono di stitichezza.
COME SI ESEGUE: è la regina delle āsana per i suoi straordinari effetti che rigenerano il corpo e la mente. Seduti sui talloni intrecciare le dita delle mani tranne i mignoli e portarle a terra davanti alle ginocchia. Formare con gli avambracci poggiati a terra un triangolo equilatero, portare la testa al vertice di questo triangolo tra le mani. Sollevare il bacino fino a portare la parte alta della testa a terra, le mani sostengono la nuca. A piccoli passi portare i piedi verso il viso e percependo il peso del corpo sui sostegni della testa, degli avambracci e gomiti sollevare le gambe piegando prima le ginocchia e avvicinandole al busto. Quando saremo perfettamente radicati e in equilibrio sul triangolo di base allunghiamo le gambe unite verso l'alto. Mantenere una respirazione diaframmatica e concentrarsi sul cakra sahasrāra. Per sciogliere la posizione ripetere le fasi in senso inverso cioè piegare le gambe riportando le ginocchia al petto, poggiare i piedi a terra. Non sollevarsi subito ma rimanere seduti sui talloni con la fronte a terra per alcuni respiri lenti e profondi. Poi si può sollevare il busto e la testa lentamente. Questa posizione va evitata assolutamente durante il periodo mestruale, in caso di pressione troppo alta o troppo bassa. Va anche evitata in caso di infiammazioni agli occhi con pericolo di distacco della retina, agli orecchi come otite, alla bocca o in caso di artrosi cervicale grave.